sabato 12 febbraio 2022

Io e la casa editrice

Ho inviato alla casa editrice con cui collaboro due racconti ad agosto scorso e un racconto novembre scorso. Ancora non ho riscontri. Di solito nel giro di un mese e mezzo mi sanno dare risposta se il racconto va bene e se sì, quando sarà pubblicato. Ora no. E siamo a febbraio. Scrivo loro una volta alla settimana per sapere se ci sono novità e trovo un muro di gomma, la segretaria di redazione mi dice: "Ora chiedo alla caporedattrice e ti faccio sapere" e poi non mi fa sapere niente. Come questa settimana. Perché? Che cosa ho fatto? La mia scrittura è la stessa dell'anno scorso, ho messo tanto impegno nello scrivere questi racconti e soprattutto dell'ultimo, proposto come romanzo completo, che ho loro inviato a novembre, sono molto orgogliosa, lo rileggo e penso che a me piacerebbe trovare su una rivista un racconto così. E poi mi chiedo se sia giusto che loro si comportino così e so che no, che non lo è. Preferirei che mi dicessero chiaro e tondo che a loro non piacciono questi tre testi o che hanno così tanti racconti che non gli può interessare di meno avere i miei racconti. Non sono una ragazzina. La mia gavetta l'ho fatta. Riflettendo sono giunta alla conclusione che ci devono essere stati cambiamenti da quando è subentrato un nuovo proprietario e nonostante alla mia domanda diretta la segretaria abbia risposto che no, non ci sono affatto cambiamenti, io invece credo che questo passaggio di proprietà abbia in qualche modo relazione con questa nuova situazione. Magari il nuovo proprietario ha portato con sé nuove autrici. Io vorrei semplicemente avere una risposta in un senso o in un altro. A dicembre ho scritto alla segretaria: "senti, a questo punto ritiro i miei tre racconti, cancellateli dal vostro archivio" e lei mi ha risposto "no, di aspettare metà gennaio, e che a volte dei racconti rimangono in archivio anni, prima di essere pubblicati", e allora io ho aspettato fino metà gennaio e nessuna notizia di prossima pubblicazione è arrivata. E ora siamo a metà febbraio. Qui in famiglia mi dicono di non rompere i ponti con questa rivista, di tenermele buone, visto che qui a casa sanno come sono fatta e che ho la tendenza a mandare a p*****e le cose quando non vanno come penso sia giusto che vadano. L'atteggiamento giusto da avere sarebbe lasciare andare le cose e aspettare però non vorrei lasciare a marcire nei loro archivi racconti di cui sono orgogliosa. Poi sto pensando di tornare all'autopubblicazione. Ho rimesso su Amazon un mio romanzo e inoltre ho partecipato ad alcuni premi letterari di racconti brevi. Insomma, non sono stata con le mani in mano.

domenica 6 febbraio 2022

L'imperfezione dei miei haiku

Haiku di questa domenica di febbraio, ispirato dal festival di Sanremo in cui cantanti giovanissimi parlando del proprio passato usano il termine di "gavetta", ma si può usare questa parola per riferirsi a tentativi di emergere nel campo artistico iniziati solo due o tre anni fa? Per me gavetta indica qualcosa di diverso, indica tentativi di emergere che durano da anni e anni. Controllerò sull'enciclopedia e sui dizionari che ho in casa per capire meglio. Ora però pubblico questo haiku nato dalla mia esperienza



Io e la casa editrice

Ho inviato alla casa editrice con cui collaboro due racconti ad agosto scorso e un racconto novembre scorso. Ancora non ho riscontri. Di sol...